Come noto il filtro di una piscina è l’elemento nevralgico di tutto l’impianto. La sua manutenzione è di fondamentale importanza affinché tutto funzioni adeguatamente e riesca a mantenersi nel tempo. Avviare manutenzioni senza la necessaria preparazione tecnica è il primo errore da non fare.
La pulizia del filtro pompa piscina, allo stesso modo della pulizia filtro cartuccia piscina non possono essere trascurate e richiedono la dovuta attenzione. Il sistema di filtrazione svolge un’azione continua: trattiene sporcizia, corpi solidi e le impurità presenti nell’acqua. Quando il filtro pompa piscina, oppure la cartuccia, si presentano sporchi e con parti usurate l’acqua non sarà perfettamente pulita. In aggiunta l’intero sistema di filtrazione ne risentirà, con conseguenti sprechi e consumi di energia.
Bisogna, per prima cosa, individuare il sistema di filtrazione presente nel proprio impianto per poter intervenire in maniera opportuna. Come primo caso si considera la pulizia filtro pompa piscina. L’intervento è molto ricorrente quando si formano i detriti. Non esiste una regola fissa in merito ai tempi di manutenzione. La pulizia andrebbe fatta all’occorrenza. Per capire quando bisogna ispezionare costantemente il coperchio trasparente e verificare le condizioni. Quando ci sono troppi residui, senza temporeggiare, è giunto il momento d’intervenire. In mancanza si rischierebbe d’intasare il filtro pompa piscina con tutti i disagi del caso.
Quindi, la pulizia filtro pompa piscina è un’operazione indispensabile per il mantenimento di un impianto ben funzionante. In questo caso la manutenzione riguarderà prevalentemente il cestello che si trova nel prefiltro della pompa. La prima cosa da fare è spegnere il sistema di filtrazione della vasca. Dopo occorre chiudere la valvola a sei vie, oltre a quelle d’aspirazione, di fondo e quelle delle bocchette di mandata. A questo punto si potrà intervenire sul prefiltro, svitando il coperchio per estrarre il cestello. Si prosegue con la pulizia del cestello. Basterà sciacquare ogni sua parte sotto l’acqua correte, così da eliminare tutti i residui.
Una volta che il cestello sarà tornato pulito si può rimontarlo, chiudere il coperchio del prefiltro e aprire le valvole. In questa fase non sono frequenti le perdite d’acqua che il più delle volte dipendono dallo scorretto posizionamento della guarnizione di tenuta. Succede quando non si dispone di sufficiente dimestichezza con questo genere di componenti. Quando tutto sarà rimesso al posto corretto e le valvole saranno riposizionate si potrà mettere in funzione la pompa di circolazione.
Queste sono le regole generali e basilari per la pulizia filtro pompa piscina. Nel caso si dovessero presentare complicazioni è consigliabile interrompere e chiedere il supporto di professionisti del settore.
Diverso è il caso in cui la piscina presenti un sistema a cartuccia, in genere, questo significa eseguire manutenzioni un po’ meno impegnative ma comunque sempre molto precise e puntuali. In genere la pulizia filtro cartuccia piscina va eseguita una volta a settimana. La cosa da fare sarà quella di provvedere alla pulizia filtro cartuccia piscina seguendo determinati passi.
La cartuccia è un elemento appositamente progettato e realizzato per trattenere efficacemente sporco e impurità. L’operazione da svolgere non è complicata, sebbene possa richiedere un po’ di lavoro, almeno rispetto a quella della pulizia filtro pompa piscina.
Per la pulizia del filtro in carta per la piscina occorre spegnere la pompa, estrarre delicatamente la cartuccia e verificare le sue condizioni. Solitamente le cartucce possono durare fino a 4 anni ma non si escludono casi in cui rimangano efficienti per periodi inferiori. Nel caso la cartuccia si dovesse presentare danneggiata l’unica cosa da fare è sostituirla. Mantenere una cartuccia usurata vuol dire minare l’intero sistema di filtrazione.
Quando le cartucce sono semplicemente sporche, invece, bisogna lavarle sotto l’acqua corrente. Il più delle volte un lavaggio senza detergenti si rivela insufficiente nel togliere tutto lo sporco annidato fra le lamelle. L’aggiunta di uno sgrassatore non aggressivo e soluzioni a base di saponi neutri, in cui ammollare la cartuccia, anche per una notte intera, aiuteranno a eliminare tutti i residui incrostati e a far risplendere il filtro cartuccia piscina. Non è finito. Prima di riagganciare la cartuccia piscina è opportuno verificare in maniera più approfondita i componenti.
Quando sarà pulita diventerà più agevole verificare possibili anomalie. Particolare attenzione dovrà essere rivolta alla guarnizione che si trova alla fine del contenitore. Capita molto spesso che si usuri o che diventi secca. Se si verificassero questi problemi bisogna sostituirla senza ripensamenti. Diversamente, quando le condizioni sono buone, basterà cospargere sopra un po’ di lubrificante, preferibilmente a base di silicone. A questo punto sarà possibile rimontare il filtro cartuccia piscina e ripristinare il funzionamento dell’impianto.
Come si fa la manutenzione sui filtri a sabbia?
Anche la pulizia del filtro a sabbia non va sottovalutata. Siamo di fronte a una delle soluzioni di filtrazione maggiormente apprezzate ed efficaci, ma ciò non toglie che capelli, insetti, detriti vari, foglie possono pregiudicare il suo funzionamento, con i conseguenti problemi d’ostruzione.
Il filtro a sabbia, spesso composto da quella quarzifera e a vetro che permettono la filtrazione dall’acqua, si presenta come un capiente contenitore. L’acqua che lo attraversa, seguendo un movimento che va dall’alto verso il basso, si libera da ogni residuo ritornando pulita all’interno della piscina.
Anche per quanto riguarda la pulizia filtro a sabbia non si possono fornire regole prestabilite in merito alla cadenza con la quale eseguire la manutenzione. Tutto dipende dall’intensità con la quale si sporca il filtro. Di contro, eseguire pulizie non necessarie significherebbe solo dispendio di acqua e tempo, nonché stressare inutilmente l’impianto.
La pulizia dei filtri a sabbia è l’operazione di manutenzione che si basa sul far scorrere l’acqua in maniera inversa da come avviene in condizioni normali, ovvero occorre mandarla in scarico e non nella vasca. Infatti, si parla di contro lavaggio e comporta che lo scarico avvenga direttamente nella rete fognaria.
Molte volte la pulizia del filtro a sabbia segue il sistema con valvola a sei vie. Tutto inizia con la fase di filtrazione: l’acqua scorre dal filtro piscina, passa dal collettore e dal letto filtrante. Alla fine confluisce all’interno della piscina. In questo frangente un’eventuale pressione del manometro di 1,5 o di 0,5 bar avverte che si deve procedere al lavaggio del filtro. Si passa al lavaggio con la leva in posizione controcorrente, che dopo qualche minuto renderà l’acqua limpida. Successivamente, si effettua il lavaggio in corrente, in modo da ripristinare gli strati dei minerali e si arriva così al ricircolo. Gli ultimi due passaggi attengono allo scarico e alla chiusura dell’acqua.
Come è facile desumere non si tratta di operazioni alla portata di tutti. Senza la necessaria competenza è bene farsi affiancare da professionisti del mestiere. Inoltre, occorre segnalare che per ciascun cambio di fase della valvola è fondamentale intervenire sulla pompa, arrestandone il funzionamento. In mancanza l’impianto potrebbe riscontrare danni seri non soltanto a livello della membrana, ma anche alla stessa valvola. Per queste ragioni è sempre opportuno non improvvisare manutenzioni così delicate. Si potrebbero provocare danni piuttosto seri e dispendiosi da riparare.
Quando si parla di manutenzione del filtro a sabbia una delle domande ricorrenti è quanto sabbia mettere nel filtro piscina. Si tratta di un dubbio facilmente superabile leggendo attentamente le specifiche riportate nel manuale del filtro. In genere i libretti indicano sempre i chili necessari di sabbia, perché il quantitativo viene rapportato alla grandezza del filtro.
Capita spesso di non riuscire a reperire questa informazione decisiva, per cui, anche in queste situazioni è sempre meglio non introdurre quantità di sabbia inadeguate e rivolgersi a professionisti che si occupano di manutenzione filtro sabbia piscine a 360 gradi. L’aiuto degli esperti è essenziale per ricavare il quantitativo di sabbia necessario per la propria piscina, dato che non si tratta di un valore standard. Inoltre, offriranno anche i consigli opportuni su come riempire il filtro, ovvero il corretto rapporto fra sabbia dalla granulometria fine con quella doppia, proprio al fine di contrastare i ricorrenti disagi dovuti al calcare.
Una volta stabilita la quantità da aggiungere nel filtro non meno importante è conoscere ogni quanto va cambiata la sabbia. In genere la sabbia tende a filtrare meglio con il passare del tempo. I singoli granuli, attraversati dall’acqua, vengono smussati al punto da riuscire a intrappolare le impurità in modo più efficace. Tuttavia, una sabbia fin troppo sfruttata perde la sua capacità di ritenere lo sporco, perché con il tempo assume una consistenza così liscia da non essere in grado di contenere i vari detriti. Una sabbia che sosta troppo a lungo nel filtro non pulirà adeguatamente e l’acqua apparirà torbida, al punto tale da alterare l’equilibrio chimico. In linea generale la sabbia andrebbe cambiata nell’arco di 3 o 5 anni. Un sopralluogo da parte di soggetti qualificati alla manutenzione filtro sabbia piscine sarà indispensabile se procedere o meno alla sostituzione.
Infine, anche la scelta in ordine alla tipologia della sabbia è da non sottovalutare. Oltre alla diffusa sabbia quarzifera, adatta a ogni filtro a sabbia e disponibile in differenti granulometrie, esiste quella silicea. Si tratta di un materiale a base di vetro con una durata garantita superiore alla quarzifera. Anche la sua efficacia di filtrazione è leggermente superiore. Anche la valutazione sul tipo di sabbia da acquistare per la propria piscina dovrebbe essere guidata da chi opera nel settore, proprio al fine di evitare sprechi e scelte che nel tempo si rivelano insoddisfacenti.